Itinerari in cammino tra natura e cultura

Dal Colle del Nivolet alla cima del Monte Taou Blanc

Piemonte

Oggi voglio portarvi con me in un’esperienza che porto nel cuore. È stata la mia prima salita su un 3000, e anche la prima volta in cui ho ammirato il Monte Bianco con i miei occhi, ma soprattutto la volta in cui ho scoperto uno degli angoli più incantevoli del nostro mondo: il Colle del Nivolet.

Quel giorno speciale mi ha condotta fino alla cima del Monte Taou Blanc, a 3438 metri. Salire su un 3000 era un obiettivo che coltivavo da tempo, e raggiungerlo è stato un misto di felicità ed emozione. Eppure, più dell’altitudine, è stata la meraviglia del paesaggio a lasciarmi senza fiato: lungo tutto il sentiero, fino alla vetta, dove si è spalancato davanti a me un panorama mozzafiato, un abbraccio di cime che disegna il confine tra la Valle d’Aosta e la Francia.

La Valle Orco e il Colle del Nivolet, con i loro laghi scintillanti e le vette che sembrano toccare il cielo, hanno conquistato il mio cuore fin dal primo sguardo. Sono luoghi che ti invitano a tornare, ancora e ancora.

Tabella dei Contenuti

Colle del Nivolet

La Valle Orco

La Valle Orco è un territorio delle Alpi Graie, nel nord-ovest del Piemonte. Ci troviamo proprio al confine con la Valle D’Aosta, e questa valle si snoda lungo il corso del fiume Orco, da Pont Canavese (punto più a valle) al Colle del Nivolet (punto più a monte). Il versante sinistro della valle fa parte del Parco Nazionale del Gran Paradiso; il versante destro, invece, al confine con la Francia, è dominato dal gruppo delle Levanne.

Curiosità

Il nome Valle Orco deriva dalla presenza di oro tra le sabbie del suo fiume. Il nome del fiume, perciò, sarebbe “Acqua d’oro”, che nel dialetto locale diventa “Eva (= acqua) d’or”. La “storpiatura” delle parole, nel corso del tempo, ha poi portato al nome Valle Orco.

Il Colle del Nivolet

Il Colle del Nivolet è un valico alpino situato tra la valle Orco (Piemonte) e la Valsavarenche (Valle D’Aosta). Si sviluppa per oltre 6 chilometri a 2500 m di altitudine ed è uno dei più interessanti altipiani delle Alpi. Si tratta di una zona molto ricca di acqua, ed è infatti caratterizzata dalla presenza di numerosi laghi, acquitrini e torbiere.

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Lago Serrù e Lago Agnel, Colle del Nivolet

La strada che parte da Ceresole Reale e sale fino al Colle del Nivolet è stata costruita negli anni ’30 per permettere il raggiungimento degli invasi artificiali del Lago Serrù e del Lago AgnelL’ultimo tratto di questa strada resta chiuso al traffico automobilistico da metà ottobre a metà maggio; lo sbarramento avviene all’altezza di Chiapili di Sopra, la borgata successiva a Ceresole Reale. Durante il periodo estivo, invece, a causa dell’abbondante flusso turistico e allo scopo di preservare il pregio naturalistico della zona, il transito della auto lungo la strada che dal Lago Serrù conduce al Colle del Nivolet, viene regolamentato.

Curiosità

Il Colle del Nivolet è una delle mete migliori per osservare il cielo nelle notti d’estate. Grazie alla sua altitudine e alla sua particolare posizione, il Colle del Nivolet è uno dei luoghi, accessibili tramite strada asfaltata, più bui d’Italia. Le imponenti montagne che circondano l’altopiano schermano l’inquinamento luminoso proveniente dalle grandi città della pianura, rendendo le stelle ancora più luminose e il cielo davvero spettacolare.

ESCURSIONE

Salita al Monte Taou Blanc

panoramica monte taou blanc valle orco sui miei passi

DATI TECNICI DELL’ESCURSIONE

  • punto di partenza: Rifugio Savoia
  • dislivello positivo: 800 m circa
  • lunghezza del percorso: 13 km circa
  • tempo di percorrenza: 5 ore
  • tipo di escursione: andata e ritorno
  • difficoltà del sentiero: EE
  • punti d’acqua: non sono presenti punti d’acqua

La salita al Monte Taou Blanc non è proprio una passeggiatina. Il percorso non è molto lungo ma ha uno sviluppo molto verticale: ci sono diversi punti in cui la salita risulta assai ripida e faticosa. C’è un tratto EE dove è necessario usare le mani; è breve ma può comunque risultare eccessivamente impegnativa per i meno esperti o anche solo per chi soffre un po’ di vertiginiPer chi decide di avventurarsi su questo percorso vi posso assicurare che godrà di una vista mozzafiato sulle più alte vette della Valle D’Aosta, tra cui il Monte Bianco.

Il punto di partenza dell’escursione è il rifugio Savoia (2534 m), dove è disponibile un ampio parcheggio per l’auto. Inizia già qui, con i due Laghi Nivolet, la costante presenza di acqua che vi accompagnerà per buona parte dell’escursione.

Dopo una prima, non troppo faticosa salita, vi ritroverete a passeggiare su di una distesa di pascoli. A destra lo spettacolo del Lago Rossett (2701 m) e, dopo poco, a sinistra i Laghi Tre Becchi (2727 m). Mentre percorrete questa piacevole camminata voltate lo sguardo alla vostra destra e ammirate il Gran Paradiso che si staglia possente sullo sfondo.

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Lago Rossett

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Laghi Tre Becchi

Si riprende quindi a salire, lentamente ma in modo costante, in direzione del Colle Leynir. Qui il panorama cambia: si lasciano le verdi praterie e il blu dei laghi per un aspetto più aspro e roccioso. Incontriamo rocce di ogni forma e colore che incantano la vista.

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Le rocce colorate del colle Leynir

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Avvicinandovi al Colle Leynir incontrerete una delle due salite più impegnative del percorso, su terreno roccioso. La fatica viene ripagata all’arrivo al colle, dove si apre uno spettacolo meraviglioso tra le più alte vette della Valle D’Aosta; in lontananza, leggermente coperto dalla foschia, ci guarda il Monte Bianco.

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Arrivo al Colle Leynir

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Panoramica dal Colle Leynir

Dopo una breve e meritata pausa, riprendete il percorso, per affrontare il punto più difficile di tutta l’escursione. Appena superato il colle di Leynir ci si trova d’avanti  una ripida salita su una parete rocciosa piuttosto verticale; qui è necessario stare attenti e utilizzare bene le mani. Il tratto è breve perciò fattibile (a vederlo da sotto sembra più difficile di quello che è realmente), ma può inizialmente scoraggiare. Vi posso assicurare che, pur avendo avuto timore io stessa nell’affrontare la salita, ce la si fa con un po’ di calma ed attenzione.

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Parete di roccia alla salita al Taou Blanc

Ora si sale, si sale e ancora si sale fino alla vetta del Taou Blanc (3438 m). Una salita costante su sentiero estremamente battuto, ma attenzione all’altitudine: si inizia ad arrivare ad altezze in cui la fatica si fa ancora più pesante a causa della mancanza di ossigeno. Procedete lentamente e senza fretta…ce la farete come ce l’ho fatta io!

Riempitevi gli occhi del fantastico panorama che si gode dalla cima di Monte Taou Blanc e poi tornate indietro sui vostri passi, ripercorrendo a ritroso tutta la strada fino al Lago Rossett.

Qui, se avete ancora un po’ di energie, scendete giù fino alla riva del lago e raggiungete il caratteristico isolotto a forma di cappello. Un camminamento su pietre è stato allestito per permettere di attraversare le acque del lago e salire sull’isolotto. Il modo più bello di terminare una giornata come questa è starsene un po’ li, godendosi un po’ di meritata siesta, alla luce del tramonto.

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Isolotto del Lago Rossett

Una piccola sorpresa che potresti incontrare al Colle di Nivolet…una dolcissima volpe che passeggia tranquilla tra i vasti pascoli dell’altipiano, ormai abitante fissa del colle e abituata alla presenza umana. Pare che si faccia vedere piuttosto facilmente da queste parti!